Drappeggi che prendono vita trasformandosi in volti, sono le evoluzioni di Garofalo che hanno creato una nuova corrente artistica, soggetto di fantasia dell’artista che lascia a libera interpretazione.
Innovazione è il tema principale della carriera di Garofalo.
“I soggetti sono già presenti all’interno della materia” la bravura sta nel togliere il superfluo.
I due volti danno l’impressione che le figure stesse provino ad emergere dalla materia.
L’opera raffigura il volto di una donna segnato da crepe profonde che sporgono dalla superficie. Alcuni frammenti di queste crepe sono stati rimossi, lasciando delle lacune evidenti. L’espressione del volto è intrisa di un dolore profondo e tangibile, esprimendo una sofferenza intensa e lacerante. Le crepe e i frammenti mancanti simboleggiano la fragilità e le cicatrici dell’anima, rappresentando una bellezza spezzata ma resiliente.
Opera di Genny Cervasio
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madasgaresin (Conchiglia Sardonica)
La raffigurazione delle estasi mistiche dei santi e delle loro visioni del divino, rappresenta uno dei temi più cari all’arte barocca. Bernini, con la sua “Estasi di santa Teresa” influenza quest’opera nella quale s’intravede un’estasi profana divergente da un afflato mistico. La visione, in chiave contemporanea, dell’estasi, non determina uno scontro tra sacro e profano, ma rivendica la sensazione dell’estasi di matrice fisica e non solo mistica.
Soggetto rappresentante il peccato che commisero i propri primogenitori, Adamo ed Eva. Vollero decidere da sé, tra il bene e il male ricevettero amare conseguenze, trasmettendo a tutta l’umanità il peccato, la vergogna e la morte.
Il bene e il male, secondo Cervasio, avviene in una rappresentazione unitaria. Tutte le figure, possono generare il bene e il male che rappresentano le 2 facce di una stessa medaglia. Così l’angelo che è demonio allo stesso tempo, la donna divorata dai serpenti e dalle sue ambizioni che da la nascita alla fenice. Tutto sotto una nuova entità che osserva l’evoluzione del bene e del male, stavolta senza le fattezze di un vecchio con la barba ma di una donna alata.