Il cammeo riprende un classico dell’arte di tutti i tempi: il ‘Dannato’ di Michelangelo, realizzato con la tecnica dell’incisione in negativo sul retro che è visibile in controluce attraverso la trasparenza della conchiglia.
Incisore: Agostino Centobelli
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madagascariensis (Conchiglia Sardonica).
Mascherare le proprio origini, interpretato proprio con l’utilizzo delle maschere che sono la firma inconfondibile del maestro, colorazione in collaborazione con i figli Filippo e Crescenzo ideatori della tecnica fantasy.
Statua raffigurante un pescatore in Corallo Giapponese Naturale (CoralliumElatius). Interamente inciso a mano. Moderna seconda metà del ‘900 Ante Cites.
Collana in Corallo Mediterraneo Naturale a gradazione (CoralliumRubrum), taglio a pallini di prima qualità, colore medio-scuro. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
L’opera raffigura il volto di una donna segnato da crepe profonde che sporgono dalla superficie. Alcuni frammenti di queste crepe sono stati rimossi, lasciando delle lacune evidenti. L’espressione del volto è intrisa di un dolore profondo e tangibile, esprimendo una sofferenza intensa e lacerante. Le crepe e i frammenti mancanti simboleggiano la fragilità e le cicatrici dell’anima, rappresentando una bellezza spezzata ma resiliente.
Opera di Genny Cervasio
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madasgaresin (Conchiglia Sardonica)
La particolarità di questa incisione a cammeo è data dalla possibilità di guardare l’oggetto anche capovolto.
I due estremi della nostra esistenza sono rappresentati dal feto e dal teschio, dalla nascita alla morte.
“L’evoluzione delle specie” è il titolo che Charles Darwin diede al suo studio sulla genetica. “Origin” di Dan Brown traccia un quadro fosco dell’evoluzione del genere umano. Cervasio, a modo su rappresenta quello che potrebbe essere il futuro, una completa integrazione tra uomo e macchina fin dalla gestazione. Segnali dal futuro, indicano una modifica del DNA in funzione dell’elettronica.
“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa e il suo cuore è un artista.” (San Francesco D’Assisi)
Un bravo incisore conosce la sua materia. Sente dove cederà al suo assalto perché l’incisore è già presente nella conchiglia o nel blocco di corallo e aspetta solo di essere rilevata: l’incisore con precisione quasi millimetrica, ha intuito quali sembianze assumerà l’opera che solo gli ignoranti credono sia frutto della sua volontà. E invece lui non fa altro che svelare: il suo talento non consiste nell’inventare forme, bensì nel rendere manifeste quelle che erano invisibili.
Antonio Guarracino è un incisore nella nuova scuola artistica di Torre del Greco, non solo le forme ma la combinazione di elementi gli consentono una moderna interpretazione di questa antichissima arte.
In questa mostra, 13 opere rappresentano solo una parte del percorso artistico di Antonio Guarracino nell’incisione del corallo e del cammeo.