Mascherare le proprio origini, interpretato proprio con l’utilizzo delle maschere che sono la firma inconfondibile del maestro, colorazione in collaborazione con i figli Filippo e Crescenzo ideatori della tecnica fantasy.
Dimensioni: 95×75 mm (ovale)
Supporto: Conchiglia Sardonica (Cassis Madagascariensis) – colorazione realizzata con la tecnica fantasy
Epoca incisione: 2000/2010
Fili in Corallo Mediterraneo Naturale (CoralliumRubrum), taglio a pallini di prima qualità, colore medio-scuro. Moderno XI secolo. Interamente lavorato a mano in Italia.
Collana in Corallo Giappone rosa (Corallium Secundum), montato in oro, smeraldi naturali, quattro zaffiri naturali e diamanti taglio rose.
Prima Cities.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.
Volti che trasmettono espressioni e animali che sembrano usciti da un libro fiabesco sono il frutto della fantasia artistica del maestro.
Gennaro incideva non solo gli animali realmente esistenti, ma anche animali surreali, Dragoni, caproni, cavalli, animali surreali frutto della sua fantasia, sono veri e viventi nella sua mente.
L’espressione della mano ispirata dal grande Michelangelo con l’interpretazione di Gennaro, conosciuta come la “mano di Dio”.
Gennaro già da bambino si appassionava all’arte, sin dall’età di 5 anni ritaglia e raccoglie dalle riviste le immagini di quadri famosi. Adorava Michelangelo, ed infatti il suo amore per il grande Maestro si manifestava nella sua intera vita artistica.
Sui lavori del primo periodo di Gennaro le opere di Michelangelo venivano realizzate quasi fedeli allo stile e alla sua struttura delle opere originali, mentre più tardi sono rimaste in vita attraverso le espressioni della forza e plasticità del corpo umano, la descrizione dei nervi e dei sentimenti umani.
Questo è un pezzo di un’intera collezione dedicata alle mani realizzata nell’ultimo periodo artistico di Gennaro.
Tra i soggetti che l’artista preferisce incidere ci sono anche le persone più avanti con gli anni, due donne con due visi diversi rappresentano l’una la sapienza intervenuta con la maturità degli anni e l’altra, la evidenzia il contrasto, con la stoltezza che è legata al cuore dei più giovani.
Legami come catene vincolano le nostre scelte fin dall’infanzia, eppure esiste la chiave per aprire le serrature dei sentimenti.
I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica perché ci sono legami che sono semplicemente destinati ad esistere.
Opera non in vendita. In concorso al Premio di Arte Contemporanea “Exibart” 2023.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.