Innovazione è il tema principale della carriera di Garofalo.
“I soggetti sono già presenti all’interno della materia” la bravura sta nel togliere il superfluo.
I due volti danno l’impressione che le figure stesse provino ad emergere dalla materia.
Mascherare le proprio origini, interpretato proprio con l’utilizzo delle maschere che sono la firma inconfondibile del maestro, colorazione in collaborazione con i figli Filippo e Crescenzo ideatori della tecnica fantasy.
Statua raffigurante un mendicante in Corallo Giappone Naturale (Corallium Elatius).
Interamente inciso a mano.
Moderna seconda metà del ‘900 Ante Cites.
Ciondolo Fiore Corallo Giappone Rosa (CoralliuumSecundum) montato in oro 9 kt con diamanti taglio brillante, rubini e smeraldi Moderno XX secolo. Ante Cites.
Legami come catene vincolano le nostre scelte fin dall’infanzia, eppure esiste la chiave per aprire le serrature dei sentimenti.
I legami che ci vincolano a volte sono impossibili da spiegare. Ci uniscono anche quando sembra che si debbano spezzare. Certi legami sfidano le distanze, il tempo e la logica perché ci sono legami che sono semplicemente destinati ad esistere.
Opera non in vendita. In concorso al Premio di Arte Contemporanea “Exibart” 2023.
L’opera raffigura il volto di una donna segnato da crepe profonde che sporgono dalla superficie. Alcuni frammenti di queste crepe sono stati rimossi, lasciando delle lacune evidenti. L’espressione del volto è intrisa di un dolore profondo e tangibile, esprimendo una sofferenza intensa e lacerante. Le crepe e i frammenti mancanti simboleggiano la fragilità e le cicatrici dell’anima, rappresentando una bellezza spezzata ma resiliente.
Opera di Genny Cervasio
Incisione a cammeo su conchiglia Cassis Madasgaresin (Conchiglia Sardonica)
Tra i soggetti che l’artista preferisce incidere ci sono anche le persone più avanti con gli anni, due donne con due visi diversi rappresentano l’una la sapienza intervenuta con la maturità degli anni e l’altra, la evidenzia il contrasto, con la stoltezza che è legata al cuore dei più giovani.
Nel 1988 ci fu un alluvione devastante a Bangladesh e una della immagini del tempo ispirò Francois Loffredo che chiese a Guglielmo Ganeri di dedicarle una scultura.
“Forse fa male, eppure mi va di stare collegato, di vivere di un fiato, di stendermi sopra al burrone, di guardare giù, la vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare”, sono i versi che hanno ispirato la realizzazione del cammeo, dove la fuga con la fantasia, appare l’unica via per scappare dalle convenzioni e dalle paure che la vita ti presenta.
Opera non in vendita. In concorso al Premio di Arte Contemporanea “Exibart” 2023.